quando i bambini cercano ordine
Con tecniche di:
KINESIOLOGIA EDUCATIVA
EDUCAZIONE RITMICA
GRAFOMOTRICITÀ
YOGA
"Il corpo come espressione del sé più profondo richiede spazio e tempo per poterlo manifestare in tutta la sua grandezza"
Il progetto nasce dall’incontro tra professioniste in ambito educativo che da anni propongono attività corporee ed energetiche a bambini e adulti allo scopo di accompagnarli, nel modo più armonico possibile, nel loro percorso di crescita e di conoscenza di sé.
Si tratta di un
approccio olistico all’educazione
che porta a considerare il bambino un unico sistema fatto di
fisico,
emozione,
mente
e
spirito, i quattro aspetti fondamentali della vita che, in un contesto libero da condizionamenti, si sviluppano nella loro sequenza naturale, via via che il bambino cresce.
Una volta lasciato il grembo materno, il bambino si ritrova in un corpo fisico all’interno di un mondo fisico, fatto di materia, spazio e tempo, dove il corpo fa da protagonista, diventando il primo veicolo di conoscenza e apprendimento del nuovo. Il corpo quindi è il primo strumento con il quale il bambino si affaccia alla vita, è l’elemento primario che gli permette di conoscere e sperimentare, guardare, imparare, percepirsi. “Conquista” dopo “conquista” il bambino prende coscienza della propria forza e delle proprie potenzialità corporee, acquisendo autonomia. L’autonomia è la conquista del proprio centro, dei propri ritmi e dei propri bisogni. Se lasciato libero di muoversi il bambino prende slancio, cade, si rialza, segue la sua spinta verso l’esplorazione e la scoperta, e il suo sviluppo avviene in modo naturale e globale, al momento giusto per lui. Ogni bambino ha i suoi tempi di evoluzione e il suo momento per apprendere.
Mentre è impegnato a scoprire lo spazio fisico, “prepara” anche il terreno per le sue capacità cognitive, come l’autogestione, l’organizzazione, la capacità di stare nei ritmi e nei tempi che la vita richiede. Per questo lo sperimentare con il proprio corpo liberamente aiuta il bambino a formare la sua mappa naturale di apprendimento.
Ma cosa succede invece al bambino quando non riceve dall’ambiente gli stimoli adeguati alle sue fasi di crescita?
Il suo corpo va in stress, si ribella, cerca scappatoie e inizia a “girare a vuoto” alla ricerca di un’ancora a cui aggrapparsi, generando atteggiamenti incontrollati e comportamenti non adeguati alla situazione del momento. Ne derivano difficoltà di attenzione, di concentrazione, di autogestione.
Da qui nasce il nostro progetto
“LIBERI DI MUOVERSI - quando i bambini cercano ordine”, grazie al quale vorremmo portare all’adulto una visione diversa dell’apprendimento, libera da etichette, per aiutare il bambino a contattare i propri talenti, prenderne coscienza e utilizzarli a proprio favore.
Non è un caso che il nostro progetto nasca a seguito di un periodo di isolamento e di chiusura, in cui il movimento corporeo è particolarmente penalizzato e in cui l’apprendimento è costretto ad arrivare attraverso uno schermo spesso più stretto della larghezza degli occhi. Il corpo chiuso per tanto tempo in una scatola vive una situazione di stress che inibisce le facoltà di apprendimento e di elaborazione.
Le discipline proposte:
Kinesiologia Educativa,
Educazione Ritmica,
Grafomotricità,
Yoga, mettono al centro il corpo, inteso nella sua totalità di corpo fisico, emozioni, mente e spirito e rappresentano originali canali espressivi che possono sostenere i bambini in generale e quelli alla ricerca di spazi interiori di ascolto, controllo, calma, riflessione che li possano aiutare a contenere lo stato di agitazione che li sovrasta.
Affinché questi interventi possano essere davvero efficaci occorre che gli adulti che quotidianamente sono a contatto con i bambini possiedano i giusti strumenti osservativi, relazionali e didattici.
Il corso è rivolto a genitori, insegnanti, educatori e professionisti che a diverso titolo sono interessati ad approfondire tecniche e strumenti, di discipline diverse, che mettono il corpo al centro degli apprendimenti, delle relazioni e della conoscenza di sé.
ATTIVITÀ
Per introdurre le attività che verranno proposte durante il corso è necessario che ci poniamo semplici, ma importanti domande:
di che cosa può avere bisogno un/una bambino/a:
•
che si muove continuamente, in modo poco controllato, che non riesce a coordinare i suoi movimenti e a correlarli in modo funzionale a quello che deve o vuole fare?
•
che sembra non fidarsi di sé e degli altri?
•
che non ha sufficiente equilibrio?
•
che dimostra poca capacità di concentrazione e che non riesce a prestare attenzione o a stare in un compito se non per brevi momenti?
•
che è interessato a tutto e nello stesso tempo non sembra interessargli niente in particolare?
•
che a volte può essere oppositivo nei confronti degli adulti e anche dei coetanei?
•
che sembra non conoscere i limiti del suo corpo, ma anche quelli dati dallo spazio, dal tempo?
•
che facilmente si mette a rischio perché non riconosce le situazioni di pericolo per sé e per gli altri?
•
che sfugge allo sguardo e scappa davanti alle regole e ai controlli?
•
che non sempre riesce ad avere relazioni stabili con il gruppo di coetanei?
•
che ha difficoltà a rilassarsi e a vivere situazioni di tranquillità?
E anche altre possono essere le situazioni che si presentano e che ci fanno pensare che questo bambino possa vivere una situazione di disagio, che non riesca a stare bene con se stesso e con gli altri e che si senta spesso poco adeguato in quanto non riesce a controllare e a dare un ordine alle cose, ritrovandosi ad agire spesso in modo non deciso da lui.
E’ necessario quindi riflettere sulle possibilità che l’adulto ha per poter entrare in relazione con i bambini/e che manifestano questi comportamenti e per poterli aiutare a vivere con maggiore serenità la propria dimensione di vita.
Per questo è importante che ci poniamo un’ulteriore domanda che riguarda lo scopo e la struttura del nostro intervento:
CAMBIARE IL BAMBINO O CAMBIARE L’AMBIENTE?
E’ molto importante che l’intervento educativo non abbia come obiettivo primario la finalità di cambiare il bambino, ma di conoscere questo bambino esplorando quali sono i suoi bisogni e le sue potenzialità che potranno permettergli di trovare dentro di sé l’equilibrio e le strategie per affrontare in modo soddisfacente la realtà in cui vive.
La vita di per sé è un continuo cambiamento e proprio la conoscenza di se stessi e la capacità di gestione delle proprie modalità di affrontare le situazioni ci permettono di organizzare il nostro rapporto con lo spazio, il tempo, gli oggetti e gli altri.
Questo significa che i cambiamenti ci saranno, ma che occorre consentire al bambino di conoscersi e di trovare le soluzioni che gli permettano di stare bene.
L’ambiente quindi che circonda il bambino deve offrirgli l’opportunità di sperimentare le proprie potenzialità, di esercitare le proprie possibilità, di trovare situazioni e luoghi che gli consentano di sperimentare le proprie abilità e di correlarle alle proprie emozioni.
E’ importante inoltre offrire al bambino la possibilità di sperimentare anche il suo rapporto con la gestione del ritmo personale e del rapporto con il tempo che scorre.
Lo stress arriva già nel momento in cui il sistema si approccia a qualcosa di nuovo, a qualcosa di sconosciuto.
La prima reazione del corpo è la difesa per un innato istinto di sopravvivenza.
La
Kinesiologia Educativa
è un metodo ideato da Paul Dennison, pedagogista dichiarato dislessico fin dalla nascita, il quale nei suoi anni di lavoro con bambini e ragazzi con difficoltà di apprendimento e di comportamento, ha potuto osservare i loro atteggiamenti corporei e la loro postura. Sperimentando su di loro alcuni movimenti specifici, ha visto come alcune chiusure e alcune difficoltà si allentavano e i ragazzi assumevano un atteggiamento più aperto e socievole.
I movimenti della Kinesiologia Educativa agiscono sul corpo per arrivare al raggiungimento di un equilibrio che dona centratura fisica ed emotiva per poi arrivare ad avere risposte cognitive adeguate, libere da paure e da risposte istintive.
Rilassando e allungando la muscolatura in un certo modo, il flusso dell’energia ricomincia a circolare nel corpo, riattivando anche le capacità sensoriali adibite all’entrata e all’uscita delle informazioni, che vengono invece inibite quando vi sono contratture e irrigidimenti.
Nel campo dell’educazione e dell’apprendimento scolastico la Kinesiologia Educativa è una delle tecniche più efficaci, in quanto aiuta il bambino a rilassare il suo stato di allarme di fronte alle cose nuove da imparare e ad utilizzare tutto il suo potenziale, aiuta la centratura, la concentrazione, l’organizzazione quotidiana e, mentre si diverte ad eseguire movimenti giocosi, ha la possibilità di ristabilire il suo equilibrio all’interno di spazio e tempo.
Fanno parte della Kinesiologia Educativa:
• il metodo BRAIN GYM®, composto da 26 movimenti che aiutano la centratura, l’organizzazione e la comprensione;
• il metodo “OCO - Organizzazione Ottimale Cerebrale”, che aiuta ad individuare dominanze emisferiche e corporee, in modo da avere indicazioni sulle “sfide” e i “talenti” del singolo bambino;
• il metodo “BBA - I mattoncini da costruzione”, ideato da Cecilia Kostner, in accordo con Paul Dennison, che agisce principalmente sugli schemi motori di base e sulle fasi evolutive che accompagnano la crescita del bambino e la sua capacità di partecipare alla vita.
YOGA
Per lo
Yoga
tutto è corpo e tutto è nel corpo
inteso nella sua unità di fisico, mente, emozioni e spiritualità.
Lo Yoga è una disciplina, una pratica di crescita e di trasformazione e dunque di conoscenza di sé centrata, come tutte le discipline orientali, sull'esperienza diretta e che utilizza tecniche ed esercizi particolari:
posizioni,
respiro,
concentrazione,
meditazione,
rilassamento.
Le posizioni alternano momenti di attività e passività e agiscono sulla colonna vertebrale per liberare energia. Per questo il corpo viene messo in tutte le possibili posizioni nello spazio per allineare, flettere, piegare, estendere la colonna. E siccome il corpo è più lento della mente, si segue il ritmo del respiro.
Il respiro si riferisce a specifici esercizi che non hanno il solo scopo di ossigenare il corpo, ma svolgono un lavoro profondo sull'energia vitale (il prana) che è dentro e fuori di noi.
Concentrazione e meditazione servono a ritrovare spazio e silenzio interiori, quel vuoto originario che ci abita e che per lo Yoga è la fonte di intuizione, creatività e relazione.
Il rilassamento è un processo in cui facciamo spazio dentro di noi per far vivere al corpo sensazioni di benessere e di serenità mentale che ci portiamo dietro per la vita.
Sul piano educativo e formativo, lo Yoga dà grande valore ai riti, alla capacità di rallentare e di fermarsi, ai limiti e agli errori, intesi come basi da cui ripartire per accettarsi e per trovare nuove soluzioni. Ciascuno è diverso dall'altro e le diversità sono considerate positivamente. Lo Yoga invita alla consapevolezza del mondo interiore e all'equilibrio, inteso come modulazione degli opposti, insegna a stare nel vuoto e nel silenzio inteso come silenzio interiore, come acquietamento della mente e, non meno importante, definisce il maestro come guida e facilitatore che aiuta a far emergere ciò che l'individuo già possiede. Nello Yoga ciascuno è maestro di se stesso.
Perchè proporre yoga ai bambini?
Le attività indirizzate ai bambini partono dal corpo per arrivare con gradualità alla scoperta del mondo interiore perché la definizione e la conoscenza della propria identità passano anche attraverso la consapevolezza della propria interiorità.
Lo Yoga, infatti, attraverso le posizioni e le tecniche di rilassamento, di concentrazione e di respiro, offre l’opportunità di vivere emozioni positive, di sviluppare attenzione e di apprendere in modo più efficace.
Le attività che si propongono ai bambini comprendono giochi mutuati da situazioni di drammatizzazione e di motricità di vario genere abbinati a posizioni di Yoga caratterizzate da equilibrio, forza, elasticità a cui si intervallano momenti di riposo nei quali l’attenzione è sul respiro e su giochi che favoriscono la concentrazione e l'ascolto di sé.
Al termine di ogni incontro è previsto un momento di rilassamento in cui verranno utilizzate precise strategie adeguate ai bambini.
EDUCAZIONE RITMICO-PSICOCORPOREA
Le attività di
Educazione Ritmico-Psicocorporea
consentono di favorire la conoscenza e la percezione del corpo a livello globale e segmentario, di conoscere e sperimentare le potenzialità e le funzionalità del corpo nei suoi movimenti e offrono la possibilità di sperimentare il rapporto del corpo con il tempo, lo spazio e gli oggetti e sono orientate a stimolare la percezione sensoriale.
Gli obiettivi principali sono:
• stimolare l’armonizzazione di ritmo e movimento
•
stimolare i processi cognitivi rendendo esperienziali alcuni apprendimenti
•
stimolare la creatività personale e rafforzare l’autostima
•
armonizzare la relazione con se stessi e con gli altri
•
esercitare l’attenzione e la concentrazione
•
integrare gli emisferi cerebrali
•
stimolare il movimento e la motricità globale
•
promuovere una corretta postura
•
sviluppare l’equilibrio statico e dinamico
•
acquisire sicurezza e scioltezza nel movimento
•
affinare la motricità
•
coordinare i movimenti e imparare a dissociarli
L’Educazione Ritmico-Psicocorporea favorisce la crescita globale psicomotoria del bambino aiutandolo a sviluppare corpo e mente in modo integrato e armonioso.
Per un apprendimento naturale è necessario sviluppare e affinare nel bambino le sue capacità di percezione sensoriale attraverso il movimento corporeo e la consapevolezza del ritmo che esso racchiude.
Tutto ciò rende il bambino forte e sicuro, capace di concentrarsi, di stare attento e desideroso di apprendere in modo naturale e senza sforzi.
Il ritmo, il movimento e l’utilizzo di materiali specifici offrono l’occasione al bambino di sperimentare il proprio corpo e di conoscere ed esprimere le sue sensazioni e le sue emozioni.
Verranno proposti giochi ritmati, canzoncine, stimoli sonori e verranno sperimentati materiali utili affinché il bambino possa lavorare sull’esperienza concreta e favorire il suo passaggio alla concettualizzazione e alla simbologia.
GRAFOMOTRICITÀ
La
Grafomotricità
aiuta e sostiene l’apprendimento della scrittura e del disegno e dell’espressione grafica in generale.
Consente di esprimersi graficamente, di imparare a muovere, in modo coordinato e armonioso, uno strumento grafico, guidato dalle mani, sul foglio. Ma tale capacità è frutto di un interessante percorso che include l’acquisizione di altre abilità cognitive, motorie, percettive, sensoriali ed emotive ed implica, quindi, un processo di crescita globale del bambino.
Per sviluppare un gesto fluido e l'interesse per questo tipo di attività è essenziale facilitare l'approccio che il bambino ha con l'espressione grafica e con il gesto grafico, sostenendo e incoraggiando la sua creatività e la sua capacità di esprimersi. Attraverso le attività di espressione grafica è possibile stimolare a liberare la propria spontaneità e ad esercitarsi a coordinare i propri movimenti corporei in relazione alle intenzioni della propria mente.
E’ importante poter proporre ai bambini e alle bambine, quando rivelano delle incertezze nell’apprendimento della scrittura e nell’organizzazione dello spazio sul foglio, delle attività che li aiutino a liberare il gesto. Partendo dal gesto spontaneo, "scarabocchio", guidarli a comporre il gesto strutturato, consapevole e lento che produce la scrittura e il disegno.
La Grafomotricità può aiutare a trovare
posizione e movimenti corretti nella postura, nell’impugnatura, nella direzione del gesto e aiutare a correggere abitudini e posture non adeguate.
Le proposte di attività grafomotoria si compongono di una serie di esperienze di gioco corporeo e di attività grafiche che, accompagnate dalla musica, dalle canzoni, dal racconto di piccole storie e dalla presenza di simpatici personaggi, aiutano le bambine e i bambini ad entrare in un mondo di gioco e di fantasia, facilitando l'approccio alla gestualità e favorendo la consapevolezza e la fluidità del gesto che accompagna la scrittura.
La proposta nasce dall'esperienza e dagli studi in campo psicomotorio e grafologico, in particolare sui temi riguardanti l'educazione al gesto grafico e la prevenzione di difficoltà di apprendimento della scrittura e della lettura.
Il percorso ha lo scopo di far conoscere ai partecipanti una metodologia di lavoro applicabile nella quotidianità e di sperimentare alcune attività che favoriscono l’apprendimento della scrittura e il rapporto con ogni forma di espressione grafica.
ORGANIZZAZIONE
• Il corso verrà organizzato per un complessivo di 32 ore distribuite in 2 fine settimana di 16 ore.
• Una volta raccolte le richieste di partecipazione, prima dell’iscrizione, verrà comunicata la data di un incontro on line durante il quale le conduttrici presenteranno il progetto e potranno rispondere a domande e chiarimenti.
• Al termine del corso verrà concordata una data per un incontro on line di restituzione e condivisione delle esperienze realizzate.
• Il corso potrà iniziare con un minimo di 6/8 partecipanti.
LUOGO DEGLI INCONTRI
Le attività si svolgeranno presso la sede del Centro “La Capanna dell’Anima”, in via Caivola 2, Monterenzio (BO).
Per chi viene da fuori è possibile pernottare con spirito di adattamento presso la struttura dove si lavora senza nessun costo aggiuntivo. La struttura offre anche un uso cucina.
COSTI
• Per la partecipazione al corso è prevista una spesa complessiva di 320 euro da versare con le seguenti modalità:
• 100 euro quale caparra confirmatoria da versare tre settimane prima dell’inizio del corso;
• la somma rimanente può essere versata in un’unica soluzione o suddivisa nel numero degli incontri.
• Per esigenze particolari è possibile concordare diverse modalità di pagamento.
CHI CONDUCE
MARINA BARETTA
Pedagogista, grafologa con specializzazione in rieducazione della scrittura, esperta in attività di educazione ritmica, psicocorporea e brain gym. E’ stata educatrice e insegnante e si è occupata del coordinamento pedagogico di vari servizi educativi. Si è dedicata alla conduzione di percorsi di formazione per insegnanti ed educatori come tutor e conduttrice di laboratori presso il Corso di Laurea di Scienze della Formazione Primaria di Firenze. Ha condotto corsi di formazione sui temi della relazione educativa, dell’educazione ritmica e psicocorporea, della rieducazione della scrittura e grafomotricità.
Coautrice insieme a Barbara Probst e Giuseppina Rotondi del Libro “Per scrivere davvero” Ed. Tassinari - Firenze 2016.
ANNA BERGONZINI
Pedagogista, insegnante di yoga con Master in Yoga e Educazione. Nel 2013 ha fondato l'Associazione ARKIS: ben essere e yoga in rete con la quale ha proposto, realizzato e coordinato laboratori di giochi e assaggi di yoga per bambini e per bambini e genitori dei Servizi educativi e scolastici di Bologna e provincia; percorsi di formazione per educatori, operatori ed insegnanti dei Servizi Educativi e delle scuole di ogni ordine e grado. Dall'A.S. 2017-2018 coordina il progetto Impariamo (con) lo yoga che coinvolge Scuole Primarie, Centri Yoga e Quartieri di Bologna con percorsi formativi per docenti e laboratori di yoga per bambini. Dalla primavera del 2020 collabora con AIPY (Associazione Italiana Pedagogia Yoga) nell'ambito della formazione di insegnanti di yoga per bambini e ragazzi.
GIUSEPPINA ROTONDI
Professionista Olistico in Discipline Integrate per l'Evoluzione Personale e Spirituale. Specializzata in Tecniche Energetiche e Sistemiche, Kinesiologia Educativa e Sistemica per bisogni speciali, Costellazioni Familiari (formata con Bert Hellinger), Brain Gym®.
Esperta in tecniche psicocorporee, Grafomotricità ed Educazione Ritmica. Master Reiki. Facilitatore del Gioco della Trasformazione® (Findhorn Foundation) accreditata da InnerLinks.
Il suo percorso di crescita personale e lavorativo è iniziato nel 1992 quando è diventata mamma di Maria Laura.
La nascita di sua figlia disabile, l'ha spinta alla ricerca di qualcosa che acquietasse gli interrogativi della mente e facesse posto al sentire del cuore e dell’anima.
Nel 2003 ha scritto un libro dal titolo "genitori diversi" sulla sua esperienza personale. Nel 2018 è uscita la nuova edizione ampliata e rivista sotto la visione sistemica delle Costellazioni Familiari.
Coautrice insieme a Barbara Probst e Marina Baretta del Libro “Per scrivere davvero” Ed. Tassinari - Firenze 2016.
INFORMAZIONI E ISCRIZIONI
Giuseppina Rotondi
COME RAGGIUNGERE IL CENTRO
Per raggiungere "la Capanna dell'Anima" le indicazioni sono le seguenti: provenendo dall'autostrada uscire a San Lazzaro di Savena, prendere la Via Emilia e seguire le indicazioni per Monterenzio.
Per chi arriva da sud utilizzando l'A1, è possibile compiere anche un percorso alternativo piacevole, panoramico e veloce: uscire a Firenzuola e fare prima il Passo della Futa e poi quello della Raticosa.
Ottima soluzione è avvalersi di
Google Maps, digitando
Centro "La Capanna dell'Anima"
o
Giuseppina Rotondi.